Bella escursione su percorso ad anello che da Cavaso del Tomba (TV) ci ha condotto presso Monte Castel Cesil (1.142 metri s.l.m), facendoci fare 852 metri di dislivello.
Parcheggio
Prendiamo la strada che da crespano porta a Cavaso del Tomba, ma a livello della frazione di Caniezza seguiamo le indicazioni per i sentieri del CAI numeri 211 e 212. Quindi guidiamo verso nord su una stradina in salita fino ad arrivare al bivio da cui si diramano i due sentieri accennati. Parcheggiamo lì vicino, a bordo strada (in via Cogolá).
Percorso
Andata
Al bivio prendiamo la stradina alberata a sinistra numerata con il 211. In base ai cartelli del CAI, l’arrivo alla meta tramite tale percorso richiede 2 ore e 20 minuti di tempo. Seguendo invece il sentiero 212 si dovrebbe impiegare 2 ore e mezza.
Quindi iniziamo la nostra camminata su una strada che all’inizio è asfaltata e cementata e leggermente ripida ove però non possono passare i mezzi motorizzati se non autorizzati ma che poco dopo diventa sterrata. Nel frattempo a destra ed a sinistra notiamo delle stradine secondarie che molto probabilmente portano ad appezzamenti di terreno privati e che quindi non seguiamo rimanendo così nella via principale.
Successivamente ci troviamo sopra ad un piccolo tratto pianeggiante ove la strada sterrata finisce e comincia un tratto caratterizzato da terriccio e da fango (il giorno prima aveva piovuto).
Dopo il breve tratto pianeggiante ricominciamo la salita su un sentiero che rimane di terriccio, prima piuttosto largo e poi piuttosto stretto, passando fra l’altro a fianco di un’abitazione. Transitiamo quindi vicino a prati verdi dove risiedono varie specie di fiori. Il percorso si restringe e diventa un po’ irregolare. Successivamente riprende la strada sterrata.
Troviamo poi l’accesso ad un sentiero ripido e stretto che attraversa un bosco fino ad arrivare ad una strada asfaltata. La percorriamo per una cinquantina di metri fino a giungere all’inizio dell’ultimo tratto (denominato sentiero del fante), il quale è caratterizzato dalla presenza di trincee restaurate ma risalenti alla grande guerra. Passiamo in mezzo a vari arbusti a basso fusto.
Arrivati in cima notiamo un croce monumentale sopra una piccola collinetta, ove fra l’altro si può ammirare uno splendido panorama, perlomeno dove non ci sono le nuvole e la nebbia che oscurano la vista. Ne approfittiamo per ristorarci.
Ritorno
Ritorniamo indietro per un’altro sentiero, ossia il numero 212, il quale all’inizio è stretto ed alberato, ma tenuto bene. In effetti anche durante la nostra camminata c’erano degli uomini che stavano facendo la manutenzione malgrado la pioggia che iniziava a scendere (fortunatamente si è fermata quasi subito).
Usciamo dal bosco ma continuando ad affiancare gli alberi a sinistra. A destra invece troviamo un prato verde recintato con del filo spinato. Quando abbiamo la possibilità attraversiamo la recinzione che comunque continuiamo ad affiancare. Poco dopo ci troviamo in mezzo alla nebbia, ma od ogni modo ci siamo allontani dal bosco trovandoci quindi in mezzo ad un mare d’erba fiorito.
Al termine del prato attraversiamo un cancello di legno, trovandoci in una strada asfaltata in cui possono passare le auto. Giriamo a destra, affianchiamo la “Trattoria da Miet” (861 metri s.l.m) e percorriamo la strada asfaltata verso giù per una centinaia di metri e all’incrocio che da una parte porta verso il monte grappa (strada provinciale 141) continuiamo per la strada sterrata segnalata con il tipico colore bianco e rosso.
Nel frattempo vediamo 2 o 3 corvi svolazzare e gracchiare. Usciamo quindi dalla strada sterrata e prendiamo un piccolo sentierino completamente immerso nel bosco, il quale è molto profumato. Usciamo dal boschetto e passiamo in mezzo a due case, le quali fra l’altro si trovano in una buona posizione per ammirare un bel panorama.
Proseguiamo quindi per un sentiero erboso, il quale poi diventa un piccolo sentierino di bosco. Successivamente entriamo su una strada piuttosto larga e parzialmente sterrata, anche se non mancano dei tratti erbosi.
Passiamo quindi a fianco della chiesetta di san Giorgio e compiamo l’ultima discesa in mezzo ad un bosco per poi ritornare su una strada sterrata tutto sommato pianeggiante fino ad arrivare alla macchina.
Galleria
Traccia GPS
Escursione del 7 maggio 2017